BENVENUTO

BENVENUTO!!! SEI NEL BLOG DELLE ISTRUZIONI PER FAR DA TE TUTTO QUELLO CHE SERVE!!!

sabato 5 ottobre 2013

I POMODORI VERDI

In autunno i pomodori non riescono a maturare , questo non significa che bisogna buttarli, anzi metterli sott'olio sono una bontà, vediamo uno dei tanti modi per farlo

lavare i pomodori e tagliarli a fette spesse cieca 5 mm ( se di grosso calibro, se piccoli tipo ciliegino o alti, tagliarli solo a metà) metterli a strati in una scola pasta e spolverare con sale grasso , e così via
lasciarli riposare per 12 / 24 ore. passato questo periodo, passateli velocemente sotto l'acqua.
mettete in una pentola l'aceto bianco ( la quantità dipende da quanti pomodori fate) portate ad ebollizione immergete pochi pomodori per volta per circa uno due minuti levateli con una schiumarola e stendeteli su un canevaccio pulito ad asciugare per cieca due tre ore.
stendete i pomodori nei vasi (lavati e sterilizzati) a strati e su ogni strato aggiungete aglio intero, grani interi di pepe nero  , spolverare con origano, riempite i vasi con olio  extra vergine di oliva, non riempite fino troppo lasciate 2 centimetri di vuoto, avendo cura di far uscire tutta l'aria, ( picchiettando il vaso)  chiudete
metterli in acqua e farteli bollire per 30 minuti, spegnete il fuoco e senza estrarli lasciateli raffreddare per creare il sottovuoto. lasciate passare almeno trenta giorni prima di mangiarli

ECCOLI


PERIODO DI FICHI...PROVIAMO A CONSERVARLI

Il mio fico, produce dei fichi piccoli ma dolcissimi,e non si aprono con la maturazione, ottimi per essiccarli.

laviamo i fichi, tagliamoli a metà senza sbucciarli, togliamo solo il gambo, stendiamoli e lasciamoli asciugare al sole per alcune ore, inseriamo nel centro la nocciola o la noce, mettiamoli a strati nel vaso( precedentemente lavato e sterilizzato) e su ogni strato spolveriamo con zucchero, alcune fettine sottili di scorza di limone (ovviamente non trattato) un po' di succo dei limoni e del brandy e così via fino a riempire il vaso, chiudete e fate bollire il vaso per 30 minuti poi spegnere e lasciare raffreddare per creare il sotto vuoto , lasciare riposare una trentina di giorni, accompagnando gelato, torte altro o da soli

questo il risulto

venerdì 20 settembre 2013

Un ingrediente, 10 minuti, zero fatica e il burro e' fatto!

Un mini mini post per chi non riesce a fare a meno (ogni tanto) del burro... Serve mezzo litro di panna freschissima che, ohimè, si deve acquistare. La si deve raffreddare tenendola per quindici minuti in freezer insieme al contenitore e alle fruste e immediatamente montare sino a quando si separerà la materia grassa dal latticello. Si dovrà colare bene e sciacquare in acqua fresca corrente il burro ottenuto,  tenendolo in un canovaccio pulitissimo che servirà per strizzarlo. Si riporrà in un contenitore (perfetto di vetro o ceramica) richiudibile e si gusterà in piccole dosi possibilmente crudo.
Dal mezzo litro di panna si otterranno circa 200 cc di ottimo burro e il rimanente sarà latticello che potrà essere usato al posto del latte. Insomma...ci si mette meno a fare che a spiegare...

lunedì 19 agosto 2013

Oggi si fa l'aceto diVINO bianco!

L'aceto... Non mi piace nell'insalata e non avevo l'abitudine di utilizzarlo ne' come conservante ne' come prodotto per la pulizia, ma da qualche tempo mi sono ritrovata a comperarlo spesso... Faccio conserve e pulisco casa, mi piace utilizzare un carpione leggero e delicato per moltissimi cibi avanzati e non, i miei panni diventano morbidi e i colori brillanti da quando uso l'aceto come ammorbidente...insomma, le abitudini sono cambiate e mi serve l'aceto! Negli anni scorsi ne ho usato così poco che ho trovato una vecchia bottiglia di aceto (ma vecchia vecchia!!!) con al suo interno una sostanza gelatinosa ma compatta: LA MADRE!!! Inoltre mio cognato, non mi ricordo neanche più quando, ci regalò un'acetiera: una sorta di damigiana in vetro inclinata con grosso collo tappato e piccolo erogatore alla base, per spillare le quantità d'aceto necessario senza disturbare la madre! Detto fatto:
METODO SLOW PER FARE L'ACETO CON LA PAZIENZA
Sterilizzato acetiera, posta in zona tranquilla della casa ma con temperatura non propriamente fredda ( perfetta l'estate per attivare il processo di acidificazione) messo nel suo interno aceto e madre datati, aggiungo ogni volta che avanzo del vino bianco artigianale (sarebbe davvero il caso non pastorizzato, biologico o addirittura biodinamico) e aspetto che il tempo lo trasformi in ottimo aceto che, vista la quantità risicata di vino con le caratteristiche suddette, uso esclusivamente per scopi alimentari.  Potete anche fare a meno dell'acetiera, utilizzando un grosso vaso di coccio o vetro o legno (assolutamente no plastica o metallo) tappato con uno strato spesso di stoffa ben legato al collo del recipiente. Il vino dopo una lenta trasformazione, un mese, due, senza fretta, nel caldo estivo, diventerà ottimo aceto bianco e per sapere quando sarà pronto bisognerà assaggiare, senza disturbare, con calma, con un cucchiaio di legno...e, una volta pronto potreste prelevarlo con una tazza di coccio, sempre con discrezione e attenzione...e potrete rabboccarlo di tanto in tanto con un nuovo, ottimo vino bianco avanzato da qualche cena in compagnia di amici veri...
Ma esiste un metodo molto veloce e semplice per ottenere aceto bianco, sempre di qualità, ma che utilizzo più per le pulizie che per la cucina, questo:
METODO EASY PER FARE L'ACETO CON GLI SPAGHETTI
Sterilizzo con il metodo della bollitura una bottiglia tassativamente di vetro. A raffreddamento avvenuto imbottiglio del vino bianco di qualità se utilizzerete l'aceto per scopi alimentari, anche commerciale se lo utilizzerete per le pulizie di casa. Il vino va tenuto basso, lasciare che la superficie del liquido sia ancora nella parte larga della bottiglia al limitare del collo. Inserire 3/4 spaghetti di grano duro e tappare con tanta garza pressata o straccetti puliti bene in modo che il contenuto respiri ma non entri sporco e polvere. Riporre la bottiglia in luogo tranquillo e tiepido, attendere almeno un mese prima di verificare, cercando di non agitare né muovere, con il manico di un cucchiaio di legno se la trasformazione è avvenuta (lo so, non è gradevolissimo assaggiare aceto, ma basta un plic!)
Dopodiché o attendere ancora anche un mese o usare! Se si versa senza fretta e con garbo non serve filtrare, altrimenti rischiate di utilizzare anche la madre che nel frattempo si sarà formata!

domenica 18 agosto 2013

Facilissime e collaudate ricettine per detersivi fai da te!

NESSUNO DI QUESTI PREPARATI VA MESCOLATO CON PRODOTTI CHIMICI!!!
Ecco di seguito le ricette semplicissime per ottenere:

-SGRASSATORE SPRAY (adatto ad un uso frequentissimo sui piani cucina, non corrode né opacizza)
Cosa serve:
45 gr bicarbonato di sodio (un cucchiaio)
500 ml d'acqua
uno spruzzatore di quelli riciclati
Come si fa:
Nello spruzzatore mescolare agitando bene bene sino a scioglimento totale del bicarbonato. Se non dovesse scioglierai, le dosi sono eccessive e vanno ridotte perché intasa lo spruzzino...

-PULITORE IGIENIZZANTE (bagno e cucina, no ottone, rame e smalti)
Cosa serve:
aceto bianco puro (autoprodotto o no)
una spugnetta autoprodotta

-ANTICALCARE UNIVERSALE
Cosa serve:
aceto bianco puro in cui immergere oggetti incrostati, lasciato agire mezz'ora e risciacquato bene o spruzzato direttamente sulla superficie da pulire, lasciar agire e risciacquare

-AMMORBIDENTE LAVATRICE
Cosa serve:
aceto bianco puro nella vaschetta dell'ammorbidente (100 ml)

-BRILLANTANTE LAVASTOVIGLIE
Cosa serve:
aceto bianco puro nel vano porta brillantante selezionando la quantità massima di rilascio ad ogni lavaggio.

-DETERSIVO LAVASTOVIGLIE (ma anche a mano...)
Ingredienti:
3 limoni
200 gr sale fino
400 gr acqua
200 ml aceto bianco
Come si fa:
Lavare bene e tagliare i limoni in 4 pezzi per estrarre tutti i semi. Mettere i limoni con buccia ma senza semi e il sale nel frullatore e frullare sino a che la poltiglia diventi una crema fine (ci vorrebbe un frullatore potente per ottenere una crema senza nessun piccolo residuo di limone che potrebbe intasare la lavastoviglie) In una grande pentola non d'alluminio, meglio d'acciaio, mettere l'acqua, l'aceto e il composto di sale e limoni, portare lentamente ad ebollizione e cuocere mescolando ogni tanto per evitare che s'attacchi per circa 20 minuti. Il composto ottenuto va invasato e utilizzato come un normale detersivo, mettendone due cucchiai nella vaschetta per ottenere stoviglie pulite e profumate. Può essere mescolato al detersivo universale in proporzione 1:1 per lavare piatti particolarmente unti.

-DETERSIVO UNIVERSALE IN GEL
Ingredienti:
250 gr sapone di Marsiglia vegetale di ottima qualità, autoprodotto è sempre meglio
2 litri acqua
Come si fa:
le proporzioni per fondere il Marsiglia sono una di sapone su otto di acqua (es. 250gr di Marsiglia su 2 litri d'acqua) va tagliato in piccoli pezzi o grattugiato, messo con l'acqua in una grande pentola e lasciato in ammollo  almeno per una notte, meglio un giorno intero, quindi va posto su fuoco basso e mescolando, va portato a bollore. Raggiunto il punto di ebollizione, va immediatamente spento il fuoco (sennò il sapone si gonfia e scappa)
Continuare a mescolare sino a che tutti i frammenti saranno sciolti, quindi mettete il coperchio e lasciate raffreddare lentamente avvolgendo la pentola in una coperta e, se possibile, mettere in forno dove il raffreddamento sarà ancora più graduale. Il gel così ottenuto può essere conservato in un flacone di riciclo, quelli con tappo dosatore sono perfetti, ma va bene anche una bottiglia di plastica, non va tenuto al freddo, altrimenti si rovina e se dovesse ritornare solido, cambiate marca di sapone perché solo quello di qualità, una volta sciolto rimane tale. 
Avrete così autoPRODOTTO  un gel adatto a tutti gli usi (piatti a mano, bucato a mano e in lavatrice, detersivo pavimenti ovviamente diluendolo molto con acqua) e se vi piacessero le profumazioni potete aggiungere  direttamente nei contenitori scelti, che avrete precedentemente ben pulito e sciacquato, poche gocce di olio essenziale (...e solo oli essenziali) scegliendo le essenze più adatte all'uso che farete...ad esempio lavanda per il bucato, rosmarino o salvia per i piatti, eucalipto o menta per i pavimenti, vedete voi, sono tante e buonissime, hanno ognuna un'indicazione diversa...antisettica, rinvigorente, deodorante ecc..costano care ma un flaconcino dura moltissimo...
A raffreddamento avvenuto invasare, agitare, finito! 

La mia orticaria e il detersivo fai da te


Ho sempre avuto un po' di orticaria durante la frequentazione dei supermercati, soprattutto quando rientravo in casa e aprivo confezioni e lattine e bottiglie e astucci e sacchetti e scatoline e scatolone e tubetti... tutti ammennicoli che una volta pagati e usciti dal supermercato si trasformano immediatamente in immondizia da dividere, stoccare, buttare e riciclare a prezzi decisamente alti per me (che comunque già l'ho pagata) per l'ambiente (che la deve "riassorbire") e per le generazioni future ( che saranno costrette a convivere con la "rumenta" che gli stiamo lasciando in eredità ... )
Ho cercato tutti quegli articoli "bio" con confezioni a basso impatto ambientale, ma dovevo girare come una forsennata da un supermercato all'altro per riuscire a fare una spesa non eccessivamente costosa al momento dell'acquisto, ma sicuramente dispendiosa in termini di tempo e spostamenti.
Ho cercato quei negozi " leggeri" che vendono praticamente tutto bio e sfuso, ma  a caro prezzo...
Non c'è storia: se si vuole risparmiare, non inquinare e utilizzare prodotti sanissimi, eccellenti, freschissimi,  bisogna riappropriarsi del nostro tempo (che ormai sembra essere diventato un lusso per pochi) e fare da se' !!!
Presa e convinta da queste ipotesi,  mi sono allargata e ho iniziato a pensare di autoprodurre  anche quello che abitualmente mi ritrovavo ad acquistare, e cioè' detersivi e cosmetici.
Ed è stata una vera e propria folgorazione... Quello che faccio mi soddisfa esageratamente di più di tutto quello che acquisto! Ogni tanto, quando mi servono, mi dedico alla produzione di detersivi e cosmetici, uso meno tempo e moooolto meno denaro di quello che utilizzerei per fare la spesa e, inoltre, mi diverto un sacco nello sperimentare e fare intrugli profumati, non mi viene più l'orticaria in tutti i sensi,  risparmio tantissimo, tutti i miei prodotti sono STRA-bio  e in fine ma assolutamente di primaria importanza:  NON PRODUCO PRATICAMENTE PIU' IMMONDIZIA!!!! 
Una premessa - esistono pochi, economici, naturali e indispensabili prodotti che si devono acquistare :((( o autoprodurre :))) e che già da soli sostituiscono egregiamente molti preparati tossico-chimico-dannoso-schifido-inquino-deturpo-avveleno-costo e sono:
-ACETO BIANCO: è il più efficace prodotto per la pulizia domestica che si possa acquistare o meglio, autoprodurre! Svolge azione anti calcare, ammorbidente, brillantante e rimuove lo sporco, ovviamente si usa il più economico che si riesce a reperire in zona, tenendolo separato da quello da tavola, magari fatto in casa. Avendo potere anticalcare, in quanto fortemente acido, non va usato su ottone, rame e smalti, ma si può usare sul marmo senza lasciargli troppo tempo per agire.
USO:  direttamente sulla spugnetta abrasiva (clicca qui per vedere come farla da te!) per pulire piastrelle, lavelli, rubinetterie, cappe e piani cottura in acciaio...nella lavastoviglie al posto del brillantante così come nella lavatrice al posto dell'ammorbidente ( non mescolare mai i prodotti chimici con nessuno dei nostri detersivi fai da te)...durante la sterilizzazione dei barattoli per conserve, aggiungere 2 cucchiai di aceto nell'acqua in cui bollono i contenitori vuoti per eliminare la patina di calcare che si forma...se il soffione doccia fosse incrostato immergerlo  in una scodella colma di aceto e lasciatecelo almeno mezz'ora per riaver lo brillante e pulito e...chi più ne ha più ne metta!
-BICARBONATO DI SODIO: altro must di casa, si deve acquistare, ma vale la pena:  è igienizzante, ha una blanda azione abrasiva, assorbe gli odori, ha moltissimi impieghi sia in cucina, che come cosmetico, che come detersivo fai  da te e i consigli di utilizzo sono sulla confezione stessa ( in cartone facilmente smaltibile)
USO: versato sullo scopìno del bagno pulisce, deodora e igienizza...in un bicchierino posto nel frigorifero toglie gli odori... Un cucchiaio sciolto in 500 ml d'acqua tenuto in uno spruzzatore riciclato è uno sgrassatore per uso frequente su tutti i piani della cucina, non corrosivo ma proprio per questo non opacizza smalti, laminati e piani di marmo...cosparso sui tappeti ne assorbe lo sporco e una volta aspirato i colori saranno più vividi...strofinato su macchie di frutta appena fatte, lasciato assorbire e poi tolto con poca acqua agisce come smacchiatore...e tutto quello che non riesce a far bene il bicarbonato lo fa l'aceto ( sempre dopo averne ben tolto e sciacquato i residui, in quanto il bicarbonato è basico, l'aceto è acido, chimicamente opposti  si neutralizzano a vicenda)
-LIMONE: ha azione pulente, sbiancante e igienizzante. Simile all'aceto, a lui viene preferito nei preparati cosmetici. È uno dei componenti fondamentali del detersivo per lavastoviglie fai da te, clicca qui per andare alla ricetta
 -SALE: parente del bicarbonato, ha caratteristiche piu o meno simili e può essere mescolato all'aceto, poiché chimicamente neutro, per il suo potere abrasivo. È un altro componente del detersivo per lavastoviglie fai da te, clicca qui per andare alla ricetta
-SAPONE DI MARSIGLIA: cercare solo quello naturale e vegetale...costa di più rispetto a quello di scarsa qualità ma non ci sono paragoni, inoltre si può facilmente autoprodurre con gli ingredienti che scegliete voi (posterò come si fa)
USO: detergente per antonomasia, se fuso può essere usato come detersivo liquido per cucina, bucato, piatti, pavimenti, igiene personale ecc...ecc... Clicca qui per andare alla ricetta

Già con questi pochi ed economici prodotti si può pulire quasi tutto ma posterò a breve le ricette più usate e cliccate in rete per autoprodurre efficaci detersivi per stoviglie, bucato, pavimenti, ecc...ecc...e a seguire aggiungerò ricette efficaci per benessere e bellezza

lunedì 22 luglio 2013

martedì 25 giugno 2013

Un girasole dolce, dolce...

Oggi mi ha preso un attacco di creATTIVITA'  e... con zucchero, cioccolato, fragole, uova e farina ho dato libero sfogo alla fantasia e il risultato è stato una torta diametro 50 centimetri decorata con pasta di zucchero che ho colorato con...lo zafferano...e il risultato l'ho fotografato...eccolo:


P.S. Gli ingredienti di questa bella torta estiva, sono o autoprodotti o "materie prime" che troviamo da piccoli produttori locali...posterò le ricette di pasta di zucchero con coloranti naturali, Pan di Spagna alle uova fresche di giornata, mousse di fragole dell'orto e ganache di cioccolato con miele dei nostri fiori

L'orto prende forma

Finalmente ,con l'arrivo  del caldo e del bel tempo, l'orto prende vita,ortaggi e insalate spuntano in un armonioso intreccio di consociazioni "i pomodori con sedano, basilico, nasturzio, tagete, lattuga e camomilla sui margini della parcella "per poi maturare sotto il cocente sole, e l'acqua di irrigazione ,gli unici elementi disponibili ammessi in casa adotta un orto

sabato 15 giugno 2013

Che sete!

Fermo restando che la cosa migliore per dissetare rimane sempre e comunque l'acqua, a volte si vorrebbe trangugiare qualcosa di particolarmente fresco ed estivo...magari ci siamo abituati a bere bibite di dubbia natura e vorremmo sostituirle con i nostri fantastici autoPRODOTTI...
Ecco dei suggerimenti, ma la fantasia e l'inventiva certamente non mancano...
Per fare lo sciroppo base per l'aranciata servono: le bucce di 8 arance, succo e polpa di 4 limoni, un chilo di zucchero, 1 litro d'acqua
Versare l'acqua bollente sulle bucce d'arancia e lasciare in infusione 1 giorno. Filtrare, togliere le bucce e frullarle. Portare di nuovo all'ebollizione l'acqua dell'infuso, aggiungere le bucce frullate e aspettare un'altro giorno. Scolare, filtrare, aggiungere il limone e lo zucchero e bollire per l'ultima volta. Lo sciroppo che si ottiene lo si usa diluito a piacere con acqua fresca o ghiaccia, dipende dai gusti, e si conserva in bottiglie o contenitori sterilizzati che, una volta aperti, vanno tenuti in frigorifero.
Per ottenere lo sciroppo base per la limonata, il procedimento è identico al precedente, sostituire solo alle bucce d'arancia pari quantità di bucce di limone.
Per ottenere lo sciroppo alla menta servono:
1 kg. di zucchero
1 l. di acqua
100 gr. di foglie di menta
la buccia grattugiata di un limone
Frullate le foglie di menta con metà dello zucchero. Sciogliete il restante zucchero nell'acqua e mettete sul fuoco; quando la soluzione avrà raggiunto il bollore spegnete il fuoco e aggiungete il composto di menta e zucchero e la scorza del limone. Fate raffreddare e lasciar riposare coperto per una notte in frigorifero, dopodiché filtrare con un colino a maglia strettissima e imbottigliare in contenitori sterilizzati. E poi si va di latte e menta freddo o caldo... se invece volete una bibita super cool mettete nel mortaio qualche fogliolina di piperita, un cucchiaio di zucchero di canna, la buccia a fettine sottili di 1/4 di limone non trattato e pestate sino a farne una poltiglia grossolana. Aggiungetela in una brocca all'acqua fredda, al ghiaccio e allo sciroppo alla menta (dose a piacere) Avrete così ottenuto la bibita "menta glaciale"...
Se invece l'aggiungete all'infusione di tè ben raffreddato, otterrete una bibita verde dissetante e piacevolissima.
P.S. la poltiglia di foglioline di menta può essere aggiunta a tutte le bibite, dà un tocco ancora più  fresco alle mie ricette...

Ma come è facile fare l'aceto di mele!


Un consiglio: quando mangiate mele, magari quelle dell'albero che conoscete o almeno di provenienza certa, non buttate bucce, torsoli e pezzettini, mettete il tutto in un sacchetto e congelate! Quando il peso totale avrà raggiunto i 2 chili varrebbe la pena di provare ad autopourre l'aceto di mele, delicato e valido sostituto dell'aceto di vino, e a noi piace troppo non produrre rifiuti bensì qualcosa di eccellente! E farlo è semplicissimo...
Come abbiamo detto, ci servono due chili di pezzetti, bucce e torsoli di mele (non serve scongelare) un recipiente largo di vetro con coperchio (anche di plastica ma a noi piace poco, comunque NON di metallo che si potrebbe corrodere a contatto della soluzione acida) e acqua fredda quanto basta per coprire i pezzi di mela.
Chiudere il recipiente con il coperchio e dimenticarselo per un po': dovrà riposare in un ambiente che possa conciliare il sonno quindi non luminoso e con una temperatura di più o meno 25° C, questo significa che la stagione ideale per preparare l'aceto di mele è l'estate. Dopo qualche giorno, sulla superficie del liquido si formerà una schiumetta che si dovrà togliere.. Aspettare sino a quando l'aceto non emanerà il proprio caratteristico profumo, quindi filtrare e usare!

I ladri di tempo

Quando penso alla mia vita, a quella trascorsa, immediatamente mi scorrono i momenti, gli attimi vissuti, la loro durata, le emozioni a loro legate, la collocazione negli anni... I ricordi sono fatti di attimi, di tempo.
Il presente è scandito dal tempo...sono in ritardo, sono in anticipo... dopo...prima...adesso...
Il futuro è un'idea di tempo che sarà, di quello che faremo in quella data, di dove saremo in quel giorno...
L'oro della vita è il tempo che ci è dato.
Il nostro tempo è l'unica ricchezza che abbiamo ed è limitata, ha una fine, non ne possiamo comperare, possiamo solo cercare di vivere il nostro tempo nel migliore dei modi...
È qui sta il nocciolo del problema: il nostro tempo ci è stato rubato e non ci siamo accorti!!!
Ci hanno fatto credere che il nostro tempo serve per lavorare per qualcuno, e noi, da bravi allocchi, ci abbiamo creduto... Abbiamo creduto che il nostro tempo ci possa essere pagato e cosi ci siamo trovati ad aver svenduto la nostra vita al miglior offerente. E la cosa inquietante è che siamo così profondamente convinti di dover lavorare per gli altri ( e chi ha un lavoro in proprio sa perfettamente per chi lavora per sei/sette mesi ogni anno...) che  passiamo tutta la nostra vita a farlo oppure, oggi soprattutto, a cercare di farlo...per cosa? Per sopravvivere? Siamo così certi che i modelli di vita odierni siano i migliori che ci è dato di vivere? Siamo proprio sicuri che non ci siano alternative ?
Cerchiamo di resettare questi input
Cerchiamo di mettere al centro la nostra vita e le sue priorità
Cerchiamo di capire come fare per poter badare a noi stessi
Cerchiamo di vivere nel grande lusso del tempo dedicato a noi
Cerchiamo alleanze con persone che la pensano allo stesso modo
Cerchiamo il sapere che è dentro di noi è ricerchiamo la cultura, la storia, l'arte, il vissuto di tutti quelli che sono stati prima di noi!
Non dimentichiamo!
Riprendiamoci il nostro tempo e il tempo trascorso!
Riprendiamoci la nostra vita...
Facciamolo adesso

mercoledì 12 giugno 2013

Facciamo lo yogurt!

In estate tutta la famiglia tende a consumare alimenti freschi, magari non salati, la frutta va alla grande, soprattutto nelle ore più calde della giornata... Allora perché non accompagnarla allo yogurt? Magari uno yogurt senza additivi, senza bifidus actiregularis (anche perché  non riesco a trovare prove certe della sua esistenza) senza zucchero ma super naturale e ricco di fermenti lattici vivacissimi che tra le molte cose che combinano, digeriscono al posto tuo il lattosio, per cui nessun problema anche se sei intollerante al latte! Magari scegliendo il latte intero crudo, quello che trovi nei distributori di latte fresco non pastorizzato, clicca qui per sapere dov'è il più vicino a casa tua. Non serve la yogurtiera, non servono ore di lavoro, non servono fermenti comprati in farmacia, ma solo un litro di latte freschissimo, intero, crudo e un vasetto piccolo di yogurt intero, punto!
Lo yogurt deve essere naturale (senza zucchero né frutta) e soprattutto va scelto con scadenza il più lontana possibile, bene se lontana un mese per aver fermenti pipicchi, e fai qualche esperimento: troverai quello che produrrà lo yogurt più buono per i tuoi gusti (io ho il mio preferito, è meglio che tu scopra qual'è il tuo) a quel punto ricorda di tenerne da parte due cucchiaiate abbondanti per produrre il tuo personalissimo yogurt naturale, senza più doverne comperare!
Vediamo adesso le poche e semplici regole per fare lo yogurt:

  • Ti serviranno una pentola a bordo alto d'acciaio ovviamente pulitissima, due contenitori da mezzo litro in vetro con relativi coperchi a vite (io ho riciclato quelli degli yogurt bio previa sterilizzazione) una copertina di pile e il forno, che durante la preparazione dello yogurt non potrà essere usato per minimo 6 ore massimo 12.

Ed ora cominciamo con la preparazione:

  • Portiamo il litro di latte lentamente (a fuoco dolce) all'ebollizione, sino a quando la panna non inizierà a salire verso il bordo della pentola, quindi si spegne il fuoco e con un mestolo si cerca di togliere tutta la panna. 
  • Cerchiamo di  velocizzare il più possibile i tempi di raffreddamento portando la pentola nel lavello con acqua e ghiaccio, la copriamo per evitare eventuali contaminazioni. 
  • Nel frattempo accendiamo solo la luce del forno ed attendiamo che la temperatura del latte scenda sino ai 38 gradi...cosa facile se si possiede un termometro da cucina, un po' meno semplice se si dovesse fare ad occhio. Io, che non ho il termometro mi regolo così: appoggio le mani sul fondo della pentola e non devo assolutamente percepire calore ma solo tepore tendente al tiepidino, insomma, meglio raffreddato troppo che ancora caldo. 
  • A questo  punto si mette un cucchiaio bello colmo di yogurt in ogni vasetto e si mescolano in ognuno 2/3 cucchiai di latte bollito e filtrato, fino a sciogliere completamente ogni grumo, quindi, lentamente si aggiunge tutto il latte sempre i mescolando. 
  • Si chiudono i vasetti con i loro tappi e, per mantenere la giusta temperatura, è ora di utilizzare la copertina avvolgendoli e portandoli nel forno appena tiepido, dove dovranno rimanere senza essere mai mossi, almeno 6 ore. 
  • Trascorso il tempo minimo, provare a scostare il pile, muovete quasi impercettibilmente un vasetto e osservate la consistenza dello yogurt. Se fosse ancora troppo liquido lasciate i vasetti nel forno anche fino a 12 ore, poi inseriteli immediatamente nel frigorifero, a 4* dove lo yogurt completerà il rassodamento separandosi dal siero, che andrà buttato. Lo yogurt, invece andrà pappato nel giro di due settimane tranne la piccola parte che ti servirà a rifarlo...


martedì 11 giugno 2013

Minipost del FAI DA TE: accessori per la pulizia

Uno di quegli articoli che compariva spesso nella lista della spesa, era il rotolone di carta casa!!! Non riuscivo a farne a meno, in cucina e durante le pulizie era un must... Ero una rotolone-dipendente... Così come non potevo fare a meno di spugnettine, spugnette, spugnettone per lavare in cucina piatti,  pentole, piano cottura, lavello... Ne usavo in quantità industriale anche per le pulizie "umide" in tutto il resto della casa, insomma un trionfo dell'abuso di carta e plastica e del rifiuto a breve termine...
Ora, dopo aver fatto questo outing, posso dire di essere rinsavita: non compro più accessori casa in carta o in plastica perché tutti possono essere sostituiti tranquillamente dai cari, vecchi, ecologici stracci, straccini e straccetti. Qui di seguito un elenco di materiale da riciclare con diverse "abilità":

  • Ovviamente al primo posto le vecchie lenzuola di cotone lise! Basta stracciarle in tanti comodi pezzi e saranno perfette per spolverare.
  • Tutto quello che si scarta di puro lino, va utilizzato per pulire i vetri: non lascia aloni né pelucchi.
  • Le spugne ormai sciupate diventano straccetti perfetti da usare con l'acqua in cucina e in bagno.

Per far durare a lungo questi stracci ed impedirne lo sfilacciamento si potrebbe fare un bordo a zigzag, ma non è proprio indispensabile.

  • Calze e calzini di lana li indosso come guanti per spolverare e lucidare i mobili di legno mentre i vecchi maglioni smessi sono panni per pavimenti delicati (le maniche sono perfette per fissarli allo spazzolone, un bel nodo e via!!!)
  • I collant bucati vivono una seconda vita come stracci leggermente abrasivi, da usare per pulire i sanitari.
  • Gli spazzolini da denti vecchi e da buttare vanno benissimo per la pulizia della rubinetteria di bagno e cucina.
  • Se non foste ancora provetti Ortolani, vi potrebbe capitare di comprare cipolle, patate, agrumi e magari l'aglio...bene... con le retine che li contengono potete confezionare una spugnetta abrasiva: il retino tubolare che contiene scalogno o aglio farà da contenitore di tanti altri retini di misure varie, sino a comprimerli e a farne un salsicciotto. Annodate le due estremità del tubolare e la paglietta abrasiva è pronta.

Tutti questi egregi sostituti di carta e plastica vanno separati e dedicati alle varie pulizie di zone diverse della casa, quelli per il bagno, per la cucina, per spolverare, per i vetri eccetera e vanno comunque utilizzati puliti: durante il bucato non occupano spazio, non hanno nessuna esigenza di lavaggio, non vanno stirati una volta asciutti.

sabato 8 giugno 2013

Adorabili, aromatiche, imperdibili...

...Nel giardino ci esercitiamo a lasciare vivere e morire pensieri, idee, preferenze, desideri e perfino amori. Piantiamo, strappiamo, seppelliamo.... Clarissa Pinkola Estés in Donne che corrono coi lupi 

...Il verde riduce stress e ansia e si favorisce la connessione delle diverse aree del cervello... ricerca dell' università inglese di Sheffield

...Occuparsi delle piante diminuisce del 70 per cento la tensione fisica e mentale... ricerca dell' università La Sapienza di Roma

...Bastano dei vasi sul balcone o in casa per aiutare a non pensare soltanto a se stessi... Aprire gli occhi su qualcosa che esprime bellezza e perfezione e dedicarvisi dona sorrisi... Questa è già un'ottima ragione per approcciarsi a coltivare sul balcone o in terrazzo o anche solo sul davanzale le bellissime e utilissime aromatiche, perfette start up per chi non ha ancora provato l'esperienza verde dell'autosufficienza... E coltivarle è semplicissimo, basta fidarsi del buon senso osservandole quotidianamente. Questa tecnica si rivela utilissima:
- per chi osserva che beneficia di colori e di fantastici profumi oltre che di quanto detto sopra.
- per l'osservata che suggerirà se fosse ora di bagnarla con un poco di acqua a temperatura ambiente (basta tenere l'innaffiatoio sempre pieno e vicino alle piantine) oppure se qualche parassita la sta disturbando (basterà lavarlo via con una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia) 
A me spesso esce la frase "le mie piante mi sorridiono" ed è vero: iniziando ad osservarle e a prendersene cura pian piano si svilupperà una sensibilità nuova, l'empatia verde o pollice verde che dir si voglia... Provare per credere!!! Ma provare davvero, non basta mettere un vasetto sul balcone sperando che si attuerà il miracolo... 
Cosa è veramente necessario

  • Ovviamente le piantine...dove trovarle è semplice: se qualche amico/amica compiacente possiede già delle aromatiche vigorose, basta dividere i cespi, oppure puoi farti regalare qualche seme o cercare in campagna qualche pianta comune nelle nostre zone: nelle nostre campagne puoi facilmente trovare l'erba cipollina, l'acetosella, la mentuccia, il finocchietto selvatico, la malva, la melissa, e se passeggiando, passeggiando arrivi al sud della nostra penisola troverai anche rosmarino, mirto, origano, magari anche la salvia... tutte si riconoscono dal profumo che emanano. E se proprio non hai risorse, puoi comunque barattarle da noi!



  • Servono poi dei contenitori adatti: i vasi di cotto sono delle ottime soluzioni per via della loro traspirabilita' ma pesano notevolmente e d'inverno possono spaccarsi. Se ne hai a disposizione, vanno benissimo, altrimenti puoi evitare di comperarli per adottare tutti quei sistemi creATTIVI che a noi piacciono tanto! 





Per quanto riguarda l'esposizione solare, bisogna considerare che il sud pieno anche alle nostre latitudini fa raggiungere ad un balcone temperature altissime che possono essere fatali per le piantine giovani e tenere (soprattutto le annuali) se non correttamente annaffiate mentre il nord può essere tollerato solo da:
MENTA, RUCOLA, MELISSA e SEDANO SELVATICO. 
Se arrivasse anche solo qualche ora di sole potresti provare con l'erba cipollina, il prezzemolo, il coriandolo, il dragoncello e l'origano.

Stanno bene su balconi a est, ovest e sud in ambiente luminoso, caldo, asciutto, non ventoso e con pochi sbalzi termici praticamente tutte le aromatiche perenni, qui di seguito un elenco di quelle che puoi coltivare e una breve descrizione degli usi:
  • Acetosa - foglie spesse, croccanti, leggermente agre per insalate e condimenti
  • Dragoncello - foglie leggermente amare e pepate, per uova, pesce, frutti di mare, carni
  • Finocchietto selvatico - foglie dall'aroma delicato, adatte su pasta e carni bianche. Semi essiccati su carne alla brace o stufata
  • Erba cipollina - le foglie sminuzzate conferiscono l'aroma della cipolla senza averne gli effetti collaterali!
  • Maggiorana - foglie dall'aroma dolce e spezziato, adatte ad insaporire verdure, polpette, timballi, carni in umido. Le infiorescenze fresche sono perfette sulla carne alla pizzaiola
  • Malva - le foglie più tenere e senza picciolo si usano in zuppe, minestre, e come aggiunta nei ripieni dei timballi. I fiori decorano insalate, risotti e dolci.
  • Melissa
  • Menta
  • Rosmarino
  • Origano
  • Salvia
  • Ruta
  • Timo
...ma si possono coltivare allo stesso modo anche prezzemolo e cerfolio che sono biennali cosi come tutte le annuali:
  • Anice verde
  • Basilico
  • Coriandolo
  • Rucola
  • Borragine
  • Cumino
  • Santoreggia
Se vuoi una descrizione delle aromatiche, usi, metodi colturali, ecc. ecc, clicca qui
I

venerdì 31 maggio 2013

Consigli per i non acquisti

È da molto tempo che sono convinta di vivere tempi strani... Sono una commerciante e mi colpivano i discorsi dei direttori vendite che ogni anno arrivavano a fare il predicozzo: quest'anno bisogna aumentare il fatturato! 
Già, certo, sicuro!!!  Il trend che fino a ieri ci è stato richiesto da chi produce e che comunque è preteso dallo stato è insostenibile, stupido, miope, illogico: lavorare, lavorare, produrre e ancora produrre, vendere, comperare per chi ci riesce, e ovviamente pagare, pagare, pagare fino ad arrivare a pagare il nostro bel funerale, messa e tasse di successione escluse ...Odio il PIL, le conseguenze e le condizioni che pone....e non sopporto tutte le facce da PIL, dotte e tronfie che lo sostengono.
È eticamente accettabile considerare un prodotto industriale come l'araba fenice che autonomamente innesca l'autocombustione per poi riproporsi allo stesso consumatore garantendo così l'immortalità del consumo e la fine, anche troppo vicina, delle risorse planetarie? 
È ragionevole pensare che la saturazione multi livello del mercato non esista? 
È moralmente condivisibile la logica del profitto, quella che immette sul mercato prodotti sempre più scadenti, sempre più impattanti, sempre più... immondizia immediata e disastro remoto-non-troppo sulla quale speculano pochi trucidi a danno di troppi che non sanno?
I troppi che non sanno devono imparare il più velocemente possibile che l'attuale situazione
economica ha un rovescio della medaglia: il fatto di avere sempre meno denaro a disposizione mette nella condizione di NON ACQUISTARE e questo agli occhi di tutti è drammatico. Ma, non acquistare ha a che fare con la sopravvivenza dell'essere umano? Il denaro in tasca è vitale? Entrare in una bottega cambia o salva la vita? Nel nostro sistema economico pare proprio di si...
Il non acquistare ha conseguenze  pesantissime... fallimenti... licenziamenti... svalutazione... inflazione... crollo totale della logica occidentale ma anche del profitto dei trucidi che, collusi con governi e partiti, scelgono sempre di percorrere le loro strade senza uscita per noi e in un tempo non lontano, anche per loro, quanto meno per la loro progenie di piccoli trucidi ignari.
Ecco, il non acquistare per scelta è l'altra faccia della medaglia, è l'unica guerra che possiamo combattere per contrastare i trucidi e la loro cecità, il loro non senso del futuro, la loro tronfia ignoranza. E la cosa straordinaria è che potremmo anche sopravvivere, anzi re-imparare a vivere autonomamente, a riusare la ragione, a riprendere l'uso dei nostri sensi e delle nostre mani, a fidarci dell'intuito, a costruire legami e alleanze con chi ci assomiglia, a scegliere quello che di buono va tenuto nel marasma di tutto ciò che ci circonda...Ho una grande speranza, la rivoluzione degli orti è alle porte...



sabato 18 maggio 2013

Pasta madre: il rinfresco

Quando il lievito è maturo va rinfrescato una volta a settimana e tenuto in frigorifero. (1) Il rinfresco è  un'operazione semplicissima:  (2) prendo 50 gr di lievito naturale dal barattolo dove l'ho conservato e lo mescolo bene in un altro vasetto, perfettamente pulito, con 40 gr. d'acqua naturale (io non uso quella del rubinetto, che potrebbe contenere cloro). (3) Quando il tutto è ben miscelato e sciolto, aggiungo 50 gr di farina Manitoba (si trova al supermercato, tipo la Spadoni). (4) Mescolo bene, chiudo il coperchio e ripongo in frigorifero. (5) TUTTO QUI!!!

P.S.  La pasta madre che avanza può essere usata per pane, pizza, focaccia ma anche per i dolci lievitati, oppure si possono fare le frittelle (posterò la ricetta) ma anche delle trappole per zanzare e se proprio non siete in vena di fare nulla potreste sempre affidarla a qualche amico...

venerdì 17 maggio 2013

I REGALI.......DELL'ORTO

L'ORTO CI REGALA........

 FRESCHEZZA;                                                                                                                           genuinità e sapore degli ortaggi che consumiamo "più freschi di così è impossibile trovarli" piaceri e sapori degli ortaggi e verdure del nostro orto, sono unici
ho letto , che alcuni chef, allestiscono veri e propri orti all'interno dei loro ristoranti questo per offrire, ai loro clienti, la maggior freschezza possibile, I VERI .....ortaggi, verdure  e frutta  sono noti per essere la nostra principale fonte di vitamine e sali minerali, poverissimi di grassi e calorie e ricchi di  aminoacidi essenziali per il nostro organismo.
Che si perdono nel giro di qualche giorno, come quelli dei supermercati..........

LA SALUTE ;                                                                                                                                              non solo per il fatto di mangiare prodotti sani, cresciuti in autoproduzione  con solo acqua e sole, ma anche per la salute fisica, l'attività motoria, che si produce coltivando un orto, consumo di calorie, allenamento e arricchimento mentale,1 ora nell'orto equivale a 30 minuti di palestra. L'orto ci insegna a vivere con più serenità, il vivere e rispettare i ritmi della natura , molto più lenti dell'attuale società.
a vivere il gusto della crescita, dell'attesa e della raccolta, l'orto va curato e questo ci regala del tempo per pensare e ragionare, ed in più, il gusto di fare da soli vivendo la natura ed i suoi preziosi insegnamenti.

IL RISPARMIO;
Coltivando un orto di 30 mq , una famiglia di 3 persone, risparmia dai 500/700 euro  all'anno

PENSATECI....
da noi, puoi adottarlo ....


ora vi lustro gli occhi con una foto dei nuovi nati
il bagnetto
 
la fuga
 
il rientro

giovedì 16 maggio 2013

L'orto-giardino

Non c'è proprio niente da fare: il mio senso del bello, o meglio, quello che a me sembra bello, mi influenza anche su come organizzo la cosiddetta parte produttiva del giardino, tanto da farlo diventare un orto decorativo. A parte il fatto che le piante commestibili sono per lo più decorative, se non addirittura bellissime, ma resta evidente che posizionamento e consociazioni in orticoltura possono avere una vera e propria valenza estetica. Credo fermamente che passare giorni della nostra vita immersi in ambienti naturali amati e curati, influenzi positivamente il nostro umore, la nostra serenità e la nostra salute. Per questi motivi cerchiamo di immaginare e progettare lo spazio verde tenendo presente sempre che debba  essere altamente produttivo, rilassante e non stressante, quindi a basso tenore lavorativo e anche decisamente bello da vedere. Ci ispiriamo alle tecniche permaculturali implementandole con questo valore aggiunto: la piacevolezza nel girare lo sguardo su ambienti appaganti, curati anche esteticamente... le classiche gioie per gli occhi e non solo...
Abbiamo in mente un ambizioso progetto: vorremmo tanto tentare di trasformare una piccola porzione di bosco qui intorno in una "foresta commestibile" così come ci insegna la permacultura, ma con in più una valenza estetica tale da renderla una sorta di Eden riequilibrante. 
Chissà se ce la faremo prima o poi?



mercoledì 15 maggio 2013

La mia ricetta per fare un buon pane

Proprio ieri finalmente, dopo due mesi di ciofeche, dal mio forno è uscito un buon pane! Quindi oggi posto come ho fatto.
Prima di tutto calcola che ci vorranno circa 24 ore da quando inizierai a impostare il lavoro a quando potrai gustare la prima fetta del TUO pane: i tempi di lievitazione possono comunque variare a seconda delle stagioni. Io, utilizzando parte della lievitazione in frigo, posso approssimare:
  • circa 8 ore per riattivare la pasta madre ( tempi che possono variare decisamente a seconda della vitalità del lievito, che si considera pronto quando, dopo tre ore dal rinfresco, triplica il suo volume)
  • mezz'ora circa per fare l'impasto (poco più se lo faccio a mano, poco meno se uso l'impastatrice
  • almeno 6 ore in frigorifero per la prima lievitazione (tempi che possono essere aumentati all'occorrenza)
  • 5 minuti per dare la forma al pane
  • ulteriori 3/4 ore per la seconda lievitazione 
  • 5 minuti per infornare
  • 1 ora per cuocere... In pratica tutta la giornata, ma assolutamente fattibile anche per chi lavora poiché l'impegno vero e proprio, impastando a mano ed escludendo i tempi di lievitazione e cottura, non va oltre la mezz'ora!
Come seconda cosa procurati gli ingredienti:

340 ml di acqua (dopo averla fatta riposare un'oretta in brocca così  il cloro se ne va...)
300 gr di farina 00
350 gr di farina Manitoba
50 gr di LIEVITO MADRE
1  cucchiaino di zucchero
3  cucchiaini di sale

Ed ora ti spiego come ho fatto: ho preso dal frigorifero 50 gr del mio lievito madre e l'ho rinfrescato con 50 gr della farina Manitoba e 40 gr d'acqua la sera precedente alla panificazione; è rimasto a divertirsi fuori dal frigorifero per tutta la notte e la mattina successiva era più che triplicato (a me è servito un solo rinfresco in quanto è un lievitino bello pipicchio e frizzantello, e questo dipende sempre dalla vitalità dei batteri, insomma potresti dover aggiungere ulteriori grammi di farina e acqua sempre nella proporzione 50-50-40 anche più di una volta)
Quindi l'ho versato nella ciotola dell'impastatrice con i 300 gr d'acqua e i 5 gr di lievito di birra. Usando il gancio K si e' velocemente sciolto, quindi ho aggiunto lo zucchero e miscelato un terzo circa di farina 00 e un terzo di Manitoba. Tempo:  10 minuti

Ho poi cambiato il gancio ed iniziato ad impastare aggiungendo ancora le due farine ( sempre un terzo di entrambe) Tempo: 5 minuti
A questo punto è ora di aggiungere il sale, mescolare e con calma, terminare le farine. Tempo: 5 minuti.
Ho fermato la macchina e staccato con la spatola dalla ciotola e dal gancio l'impasto perché così si raffina ulteriormente il tutto, ho ripreso il lavoro. Tempo: 10 minuti.
Nel frattempo ho infarinato una ciotolona e il piano di lavoro.
Finito d'impastare ho rovesciato la massa sul tavolo, le ho dato due pieghe e chiusa a palla che ho poi appoggiato nella ciotolona e sigillato con il domopack. Tempo: 5 minuti
e poi... Via nel frigorifero e io via a lavorare...
Quando si fanno lievitare lentamente gli impasti a freddo, si guadagna in aroma e ovviamente si ha libertà di tempo. Tempo minimo: 6 ore

Un'occhiata nel frigorifero e... bellissimo!!!

la pallina è diventata un bel pallone gonfiato!!! È arrivato il momento di dargli forma: ho fatto scendere l'impasto senza piegarlo né ammassarlo, l'ho allargato, gli ho dato le due pieghe e...
l'ho arrotolato sigillandolo ad ogni giro. Ho ulteriormente arrotolato il pane e...
 una volta soddisfatta del risultato l'ho adagiato sulla leccarda rovesciata (ho l'impressione che usandola rovesciata, ci sia un accumulo di calore... ma è solo una mia teoria...) sulla quale ho sparso della farina grossa di mais (serve per far passare aria sul fondo e quindi cuocerlo meglio)
Ho coperto con un telo e un po' di pellicola il pane e chiuso in forno a lievitare per la seconda volta. Tempo: 3/4 ore ( in frigorifero puoi ipotizzare tempi doppi)

Dopo la lievitazione faccio scivolare la leccarda verso l'esterno, tolgo Domopack e panno, incido profondamente con un coltello affilatissimo la superficie superiore della pagnotta evitando di toccarla con le mani, la riposiziono a freddo nella parte alta del forno e impostando la temperatura  a 200 gradi inizio la cottura. Quando si raggiunge la temperatura abbasso a 180 gradi e lascio  cuocere per 30 minuti quindi spengo il forno e controllo la cottura battendo sul fondo della pagnotta per sentire se suona e osservando il colore della crosta. Se tutto fosse ok, lascio il pane rovesciato nel forno aperto fino al raffreddamento...se ci si riesce!!!
Bene...tutto qui!  ;)))

martedì 14 maggio 2013

Finalmente!!!

Dopo ben due mesi, finalmente questa sera ho sfornato il mio primo vero, fragrante e soprattutto buon pane! Ho letto che panificare e' un gioco di pazienza: è verissimo. Se ci si perde d'animo ai primi due, tre, cinque, dieci tentativi, non si avrà l'opportunità di sentire, a metà cottura, quel profumo che già preannuncia qualcosa di buono, non si vedrà all'apertura del forno quella forma perfettamente lievitata e dorata che suona con quel TOC TOC bello pieno quando ci si battono le nocche, non si potrà apprezzare nel momento del taglio quanto sia croccante la crosta che si sbriciola sotto la lama in contrasto con la mollica morbida, elastica e alveolata, ma, soprattutto, quando ancora caldo (non è mai possibile resistere fino al raffreddamento!) lo si assaggerà, si proverà quell'orgoglio di chi sa bene di esserci riuscito: siiiiii....ce l'ho fatta!!! E tutto questo grazie al continuo sperimentare dosi, tempi di lievitazione, farine, ricette e....il LIEVITO NATURALE, i suoi rinfreschi, la magia della sua composizione ( di fatto diversa a seconda di chi e dove lo si fa)  e il fatto che sia vivo, che abbia bisogno di cure... Io, che sono previdente  ho iniziato la sua preparazione con tre ricette differenti per avere la certezza che almeno una avrebbe iniziato a fermentare come si deve. Mi sono poi ritrovata con tre barattoli di lievito in quanto sia lo starter a base miele, che quello allo yogurt bio che quello di  frutta(uva passa) hanno funzionato benissimo e nel giro di una settimana avevo il mio bel lievito naturale, anzi, i miei bei lieviti dai profumi diversi. Ora, avendo letto che più la pasta madre è ricca di batteri e lactobacilli più è salutare e "buona", per semplificare i rinfreschi, non sprecare farina e  migliorare contemporaneamente le qualità organolettiche dell'impasto, ho riunito i tre giovincelli in un unico contenitore, ottenendo di fatto un lievito ancora più complesso e ricco di ceppi diversi tra loro: il trionfo della biodiversità in un bicchiere. Di seguito i link che ho seguito per fare il lievito madre:
http://www.stilenaturale.com/news/1597/Come-autoprodurre-la-pasta-madre-pasta-acida-o-lievito-naturale.html
http://vivalafocaccia.com/2010/01/04/la-video-ricetta-del-lievito-naturale/
http://ricette.giallozafferano.it/Lievito-madre.html
I rinfreschi sono stati tutti cambiati dalle relative ricette sino ad esaurimento farina, ossia, all'inizio ho utilizzato per tutti e tre  farina Manitoba. Terminata la scorta di Manitoba, sono passata all'integrale macinata a pietra. Ora ho riunito i tre lieviti in un unico contenitore e li rinfresco con le farine che intendo usare nel pane (praticamente, quelle che ho in casa...) dando spesso la preferenza alla farina di forza, la Manitoba Spadoni. Il risultato è un impasto vivace, dalla crescita miracolosa, non più acido ma sapido e corposo. Chi lo vuole? La pasta madre non si vende MAI, si regala. Se tu non avessi voglia di cimentarti con la creazione vera e propria del lievito ma ne volessi un po' del mio, cerca un barattolo tipo conserva bello pulito e vai alla pagina ADOTTA LA PASTA MADRE. Troverai le indicazioni per riceverla.
P.S. Tra poco posterò come ho fatto la mia pasta madre... Per chi volesse provare la biodiversità del lievito...
Ciao, alla prossima!!!

un pò di benessere naturale...

la raccolta del biancospino, per infuso benefico








sabato 4 maggio 2013

UN NUOVO ARRIVO , IN CASA ADOTTAUNORTO

è una femminuccia  di bassotto.....come la chiamiamo?